Un'altra testimonianza del Cammino, per continuare a camminare, ogni giorno
Ho spesso pensato al Cammino di Santiago, mi sembrava qualcosa che non potesse rientrare nelle mie corde. Ho sempre visto il numero di km come una soglia troppo difficile. Quest’anno però ho trovato per caso il volantino del Cammino di Santiago in biblioteca e spinta dalla curiosità ho chiamato, ma dentro me non ero sicura di andarci. Parlando con Ursula, mi ha spiegato il loro progetto da missionari, e, spiegando a lei la mia situazione, è stata subito disponibile a venirmi incontro. Io non potevo permettermi questo tipo di viaggio, eppure loro han fatto di tutto pur di farmelo fare e credo sia il regalo più grande che io abbia avuto quest’anno. Non solo in termini materiali o monetari, anzi, ma proprio a livello spirituale.
Sono
partita conoscendo pochissime persone eppure ero estasiata. Dire che è stato
incredibile è poco.
Questa vita intensa nel cammino l’ho
percepita, sia in compagnia degli altri sia in solitudine. Non mi sono sentita
a disagio n’è con gli altri, n’è con me stessa, percepivo pace e armonia
intorno, cose che a casa faccio fatica a sentire. Nella nostra società siamo
influenzati dagli altri, dagli atteggiamenti esterni, dal volere tutto subito,
dal non voler stare da soli. Eppure, stare soli va bene, dedicare del tempo a
sé stessi, ma anche dedicare tempo agli altri, tempo di qualità. In questo
cammino il mio tempo con gli altri non è mai stato vano, sia nelle risate che
nelle lacrime c’è stata molta condivisione. Esplorando il terreno insieme si è
condiviso qualcosa di magico. Nel cammino ci si ritrova in tutto quello che è
la natura e la terra e lì ci si sente finalmente a casa. È stato bello mangiare
a terra, sul terrazzo, al ristorante o al parco, sapete cosa? Non cambiava
nulla sui nostri volti, continuavamo a sorridere, a gioire e a ridere, stavamo così bene insieme che il luogo non
aveva alcuna importanza. Quando trovo persone semplici, che stanno bene con
quello che hanno anche la mia anima riesce a risplendere.
Ad
maiora semper,
Laura
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