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Visualizzazione dei post da 2022

Ciò che conta passa dalla quotidianità

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  A volte nella nostra vita cerchiamo momenti "stellari" o speciali. Tuttavia, con il passare degli anni, ci rendiamo conto che ciò che conta è la quotidianità.   Ci sono giorni in cui ci svegliamo senza entusiasmo, ma andiamo a lavorare o a studiare. Ci sono anche relazioni che si sono costruite nel tempo e che rimangono. O forse lavori che ci sono costati fatica, pazienza e apprendimento. Questo tempo quotidiano, a volte anonimo, è il luogo in cui speriamo in qualcosa di migliore e costruiamo ciò che sarà domani. Non c'è futuro senza il presente di ogni giorno coltivato nel quotidiano. Cosa apprezzano i giovani in un quartiere come quello in cui vivo, come in qualsiasi altra parte del mondo, forse anche nel vostro? L'autenticità di accoglierli e farli sentire a casa e di trasmettere loro che la loro vita è unica, un vero tesoro, capace di qualsiasi cosa si prefiggano; che le loro lotte e le loro difficoltà non sono assolute, e che la noia a volte ci rende creativi e

Luci nella notte

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Mercoledì 9 novembre c’è stata un’iniziativa della Pastorale Universitaria a cui abbiamo aderito con tutte le nostre forze. “Luci nella notte” è stato un momento di missione e preghiera fatto da giovani per i giovani. Dalle 21.30 alle 24 le porte del Duomo erano spalancate. All’interno, la navata al buio lasciava illuminato Gesù Eucaristia. Vari cori, di alcuni collegi universitari o parrocchie, guidavano la preghiera. Poche persone, all’entrata della chiesa, accoglievano chi arrivava, dando loro una candela e un foglietto su cui poter scrivere una preghiera (questi saranno poi portati a un monastero di clausura dove le suore pregheranno in modo speciale per ogni intenzione). La maggior parte dei ragazzi, a coppie, andava per le strade del centro a invitare altri giovani (il mercoledì è la serata degli universitari) a passare in chiesa, anche solo 5 minuti. Qui sotto la testimonianza di Arianna, del nostro gruppo missionario, e di Tommaso, della GiFra. “Non accade spesso di r

Volto giovane di una Chiesa antica

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Quando il cuore arde, poco importano i numeri. Vi condividiamo la testimonianza dei ragazzi della nostra comunità in Israele, e la loro missione in Giordania. Siamo giovani greco-cattolici che da tre anni ci formiamo con le missionarie in Terra Santa.  Apparteniamo a una delle Chiese orientali più antiche del mondo e viviamo come minoranza tra ebrei e musulmani . Abbiamo sperimentato che il Signore ha posto il suo sguardo su di noi e ci ha dato molti doni, soprattutto la fede in un Dio misericordioso. Abbiamo scoperto la ricchezza della fede e la bellezza della liturgia bizantina quando molti ragazzi della nostra età lasciano la Chiesa perché non capiscono le celebrazioni. Quando le missionarie ci hanno proposto una missione in Giordania , abbiamo tutti pensato che fosse davvero giunto il momento per ciascuno di noi di uscire, di scoprire quanto abbiamo da dare. Dio chiama noi come giovani. La Giordania è il nostro Paese confinante. In apparenza il viaggio è breve, non più di duecento

«Di ME sarete testimoni» (At 1,8)

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Una piccola riflessione in occasione della Giornata Missionaria Mondiale. Questo è il titolo della giornata missionaria mondiale di quest’anno, questo è il modo per vivere ogni giornata dell’anno. Essere testimoni non di un’idea, una dottrina, un modo di vivere, ma di una Persona, che ci ama più di qualsiasi amore che abbiamo sperimentato, che ci dà una gioia più profonda di qualsiasi momento di felicità che abbiamo sperimentato, che ci dà un orizzonte infinito nel tran tran quotidiano, una speranza che neanche le bufere più oscure riescono a soffocare. Non si tratta di avere la stoffa del santo , un carattere più o meno aperto agli altri, ... ma di ravvivare l’incontro con Chi la nostra vita l’ha sognata, desiderata, accompagnata, sostenuta, amata. Sì, si tratta di lasciarci trovare dal Dio che sempre viene al nostro incontro, desideroso solamente che ci accorgiamo di Lui, che è presente, contemplandoci con tenerezza, ascoltando anche ciò che non sappiamo dire...   Quante volte, a

Guardare gli occhi dell'altro e vedervi la speranza

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Condividiamo con voi alcuni echi del volontariato di giovani spagnoli, tedeschi e polacchi con famiglie ucraine nelle residenze studentesche di Sopot e Danzica.  Ecco la testimonianza di Laura: Mark Twain diceva: la storia non si ripete, ma spesso fa rima . L'attuale situazione in Ucraina non è una replica di quanto accaduto in Crimea nel 2014, però fa rima, e più forte che mai. Dall'inizio della guerra russa in Ucraina, migliaia di persone hanno dovuto abbandonare tutto e intraprendere un viaggio oltre i confini nazionali per garantire la sicurezza propria e dei propri cari, un viaggio segnato dalle difficoltà e dalle complessità della guerra che imperversa. Per questo motivo, quest'estate un gruppo di giovani provenienti da diversi Paesi ha svolto una missione in Polonia e ha lavorato come volontari in diverse attività. I laboratori: Secondo l'UNHCR, la situazione in Ucraina è uno dei Paesi con il maggior numero di rifugiati  al mondo. Pertanto, durante il nostro pro

Un'altra testimonianza del Cammino, per continuare a camminare, ogni giorno

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  Ho spesso pensato al Cammino di Santiago, mi sembrava qualcosa che non potesse rientrare nelle mie  corde. Ho sempre visto il numero di km come una soglia troppo difficile. Quest’anno però ho trovato per caso il volantino del Cammino di Santiago in biblioteca e spinta dalla curiosità ho chiamato, ma dentro me non ero sicura di andarci. Parlando con Ursula, mi ha spiegato il loro progetto da missionari, e, spiegando a lei la mia situazione, è stata subito disponibile a venirmi incontro. Io non potevo permettermi questo tipo di viaggio, eppure loro han fatto di tutto pur di farmelo fare e credo sia il regalo più grande che io abbia avuto quest’anno . Non solo in termini materiali o monetari, anzi, ma proprio a livello spirituale. Sono partita conoscendo pochissime persone eppure ero estasiata. Dire che è stato incredibile è poco. Già dal giorno della partenza da Milano mi sentivo bene con le persone con cui ero ma dentro me pensavo: “Chissà se andremo d’accordo e che persone sono”.

Cammino di Santiago, cammino della vita

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Vi condividiamo alcune testimonianze del gruppo che quest'estate, dal 16 al 21 agosto, ha fatto il cammino di Santiago  Il cammino è stato quello che mi aspettavo: una domanda, alta e ostica.  Il nostro corpo proietta tutto della nostra anima e le fatiche muscolari, articolari fanno da specchio ad altre e più croniche fatiche di vita e di morte. Dove stiamo andando? Sto rispettando il mio passo? La direzione è giusta? Quanto manca?  Impari ad aspettare, a respirare, a distinguere il superfluo dal necessario, ad ascoltare, ad ascoltarti.  È stato un esercizio di coesione e sgretolamento, mi ha ricordato che siamo fragili ma anche estremamente duttili e resistenti e fatti per pensarci più grandi di quello che ci hanno detto. Annamaria L'esperienza del cammino è stata unica nel suo genere, durante il percorso mi sono sentita  così piccola di fronte al l'immensità dei paesaggi. Nei momenti di difficoltà ho realizzato che non posso affrontare tutto fa sola e che chiedere aiuto

LA FORZA EVANGELIZZATRICE DEI LAICI

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 La Chiesa di oggi ha altri protagonisti, che non sono sacerdoti o suore, ma laici che hanno lasciato entrare Dio nella loro vita . Trasmettono Dio nelle loro realtà concrete di lavoro e famiglia. Il loro messaggio e la loro testimonianza illuminano e incoraggiano coloro che li ascoltano perché si identificano con le loro stesse sfide e circostanze. L'ho sperimentato in una delle mie visite a Salto de las Rosas - San Rafael. In questo luogo non ci sono missionarie consacrate, ma c'è un gruppo di laici che vivono con tutte le loro forze la missione di annunciare il Vangelo con la loro vita e le loro parole ovunque si trovino . È il caso di Cynthia, una giovane donna che fa parte dei Servitori Laici della nostra comunità. Cerca di vivere il Vangelo ogni giorno nella scuola dove lavora, nel suo paese, con i suoi amici e nella parrocchia a cui appartiene. Conosce la comunità da anni. Ciò che l'ha attratta di più è stato vedere il Vangelo vivo in persone del mondo di oggi e la p

PRIME PROMESSE DI SERVITORI LAICI IN ASIA

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 La Corea del Sud è una penisola relativamente piccola tra il Mar Cinese Orientale e il Mar del Giappone. Ha quasi 52 milioni di abitanti. In questa terra ricca di montagne, di ciliegi in fiore in primavera e di aceri dagli infiniti colori in autunno, di grandi città e di villaggi di pescatori nascosti sulle sue coste, vive un popolo pieno di passione! La religione principale è ancora il buddismo (anche se molte persone dicono di non praticare più alcuna fede). Solo un terzo degli abitanti è cristiano. Di questo 30%, 20 sono protestanti e solo 10 cattolici. In questo paese sperduto nell'estremo oriente dell'Asia, oggi nel 2022, il Vangelo arriva ancora? Certo che sì!  Voglio raccontarvi la storia di Monika, panettiera e servitrice del Vangelo . E anche la storia di Emiliano e Caterina. Questi nomi sono nomi di battesimo, poiché tutti sono stati battezzati da adulti e hanno avuto per tutta la vita i loro nomi e cognomi coreani. Monika, la nostra panettiera, vive in un piccolo vi

IN DIECI PER RICOMINCIARE

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  Dieci studenti con zaini carichi di incertezze ed un Santuario: un mix perfetto per realizzare un miracolo. Dal 23 al 28 Maggio, accogliendo l’invito di due suore missionarie, Paola Bocci, nostra insegnante di religione cattolica presso il Liceo Classico Benedetto Marzolla di Brindisi, e Veronica Alonso, una sua consorella, abbiamo partecipato al progetto di convivenza-studio intitolato “Venite e Vedrete” presso il Santuario di Santa Maria del Casale. È stata un’esperienza che ci ha “rapiti” dai social permettendoci di riflettere con tutta serenità su varie tematiche: il rapporto con noi stessi, con gli altri, con la natura e con Dio. Tali temi sono serviti a farci avvicinare ad un mondo a noi sconosciuto: un piccolo pianeta dove non mancano affetto, condivisione, accettazione, accoglienza e comprensione. Il giorno in cui siamo stati invitati a meditare sul rapporto con noi stessi è servito a permetterci di rafforzare la nostra autostima, accettare anche i nostri difetti e s

Ucraina: Se un membro soffre, tutti soffrono con lui

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Una toccante testimonianza di una nostra missionaria in Polonia  La mattina del 24 febbraio ho sentito la notizia dell'invasione dell'Ucraina. Quando sono entrata nella cappella, mi sono venute nel cuore le parole dell'apostolo Paolo, riferite al Corpo Mistico di Cristo: "Se un membro soffre, tutti soffrono con lui". Dall'inizio della guerra, abbiamo sentito il bisogno di accompagnare questo momento e abbiamo pensato a come partecipare più da vicino a ciò che sta accadendo. C'erano già canali di aiuto nel nostro territorio.  Siamo andati al municipio di Sopot; lì, insieme a molti volontari, abbiamo preparato panini, classificato i vestiti donati, ricevuto gli Ucraini e li abbiamo aiutati nei tramiti per la loro residenza in Polonia. Qualche giorno dopo, una macchina con bandiere ucraine è apparsa nella nostra strada. Era una macchina di salvataggio. Abbiamo lasciato un biglietto sul parabrezza per metterci in contatto, ed è risultato che era di alcuni dei

IL MIO AMORE NON SI ALLONTANERÀ DA TE

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  Virginie è una missionaria consacrata francese che vive in Argentina da undici anni. L'esperienza dell'Amore, che non la lascia mai, l'ha portata a consacrarsi definitivamente a Dio il 6 febbraio scorso.   Come ha sperimentato questo amore di Dio? Lo ha condiviso con noi alla fine della Messa di Consacrazione nella Cattedrale di San Miguel:   "Anche se i monti si spostassero e le colline vacillassero, il mio amore non si allontanerà da   te, dice il Signore che è innamorato di te" (Is 54,10). Questo è quello che ho scoperto, Dio è innamorato di questa umanità, è innamorato della mia vita. Anche se ci sono colline che si muovono - e nella mia vita ce ne sono state - il suo amore è stato un'ancora di salvezza nei momenti in cui tutto si è mosso così tanto, quando i sogni sono crollati improvvisamente, come   quando ho accompagnato mia madre all'ultimo abbraccio quattordici anni fa. Ho trovato in Gesù - che stavo appena cominciando a conoscere in