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Visualizzazione dei post da 2019

Andarsene con le mani piene

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Fin dall'inizio della comunità, al nostro arrivo in Argentina, si era sentita parte dei Servitori, e ci ha dato tutto il suo amore in tutti questi anni. L'ultima domenica di novembre è tornata alla casa del Padre Elvira, servidora con cui abbiamo condiviso molti momenti e carissima amica. La sua partenza mi ha fatto ricordare che ognuno di noi viene su questa terra con una missione e quando arriva il momento di lasciare questo mondo, che gioia tornare al Padre con le mani piene! Elvira ha vissuto così, e se n'è andata con le mani piene. Tra i suoi doni, uno era la capacità d'ascolto. Quando parlavamo e ci confidavamo le preoccupazioni che come madri sentiamo per i nostri figli o per altri fratelli, lei ascoltava e faceva un gran silenzio. Poi mi diceva: "Va benissimo tutto quello che dici, Nilda, ma come stai tu? come sta il tuo cuore, sorella?" E lì cambiava tutto, lei mi aiutava a conoscermi e a rendermi conto di cosa vivevo. Un altro dono

Giovani, voi non avete prezzo!

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Qualcuno pensa che gli adolescenti in Corea sono comprati dalla società di consumo, senza forza, senza vita? Non è così! Siamo testimoni del coraggio che hanno, della voglia di lottare per ciò che vogliono, dell'enorme speranza che sono in questa terra. Lo scorso 26 ottobre 2019 gli adolescenti della parrocchia di Mokchon hanno presentato un libro che hanno scritto loro stessi, ricopilando le loro esperienze. La sala s'è riempita di adulti che hanno ascoltato commossi i loro pensieri, le loro sfide, i loro sogni, le loro sofferenze. "Solitudine in casa propria...", "sofferenza per esperienze di bullismo a scuola...", "pressione da parte di una società che fa dello studio il centro di tutto...", "dolore per la morte del proprio padre...". E nonostante tutto ciò, erano liberi, coraggiosi, sognando una vita veramente autentica, e lottando per questo. Uno di loro, Han Chunu (15 anni) diceva così, pensando alla vita che vuole vivere: &q

Quando l’amore guarisce il cuore

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Che cosa posso dire di Cristina? Ciò che mi viene da dire è che lei è un miracolo!  Credo che questa sia la parola più adatta per definirla. Quando l’ho conosciuta, aveva appena undici anni. Da piccola aveva vissuto solo con la sua mamma (una donna che in pratica aveva tagliato i rapporti con tutti perché non stava molto bene), suo papà non era più presente da quando lei aveva 4 anni e poi è venuto a mancare, e infine la mamma si è ammalata di cancro ed era già in una fase avanzata della malattia. Poi ha cominciato a vivere con noi, a Casa Donata, una casa famiglia nella Parrocchia San Frumenzio, perché la mamma non si poteva far più carico di lei perché doveva essere spesso ricoverata all’ospedale. Poco dopo lei ha dovuto affrontare anche la perdita della mamma. Vi potete immaginare come deve essere dura la vita di una bambina che ad undici anni si trova sola nella vita? Nessun parente, che la possa far sentire a casa in un momento di solitudine come quello.  Nono

Il piccolo seme di un grande sogno

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Grazie alla generosità di tanti collaboratori, la settimana scorsa abbiamo cominciato, con molta gioia, la costruzione del centro missionario a Dapaong (Togo) per accogliere molti giovani togolesi. Avrà una sala polivalente, una casa di formazione, un "appatam" (luogo di ritrovo) e un pozzo. La mattina del 29 ottobre, con il brano "Collaboratori di Dio", il P.Francois Xavier benediceva gli operai e il terreno. Questo progetto è un gran aiuto per i giovani. Togo ha un reddito pro capite di 578 dollari, il che lo colloca tra i paesi più poveri della terra. Viviamo della regione al nord, dove la povertà è ancora maggiore per la lontananza dalla principale zona economica del paese, e perché il governo destina le sue poche risorse ad altre regioni più strategiche. È una società in cui il 42% della popolazione ha meno di 14 anni. Sono giovani senza speranza, a causa della situazione del paese. È per questo che la nostra priorità è il lavoro con i giovani e gl

Portare là la gioia del Vangelo

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Oggi Clara ci racconta l'esperienza della missione fatta con alcuni giovani in Colombia . La comunità forma parte della parrocchia della Sacra Famiglia, nel quartiere Mandalay, Caldas, Antioquia. Aiutiamo i giovani a conoscere l'amore di Gesù per loro e a crescere come persone. Insieme a loro e ai giovani del gruppo  missionario che viene a casa, siamo andati, un weekend, di missione in una zona collinosa vicino a Caldas, in un ambiente rurale.  Il posto si chiamava La Quiebra. Abbiamo puntato sull'integrazione dei due gruppi, e che fossero loro realmente i protagonisti. Ci siamo divisi in gruppi di tre, e siamo andati ad bussare ad ogni porta. Nelle case in cui siamo stati ricevuti abbiamo proposto  una preghiera per la famiglia, e abbiamo invitato tutti alle attività che avremmo fatto nel pomeriggio, con bambini, giovani, e adulti. Per la maggioranza dei ragazzi era la prima esperienza missionaria, visitando ogni famiglia, incominciando da quell

Grazie Padre

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Vorrei con gioia esclamare: "GRAZIE PADRE, Signore del cielo e della terra", perché ho potuto essere testimone della forza del tuo Vangelo in questi giovani in questo mese missionario straordinario. Ho sempre in mente Harold, di 16 anni, che il 13 ottobre, nella missione che avevamo con 111 ragazzi, in un paesino chiamato Olea, voleva dare la sua testimonianza. L'aveva preparata insieme ad altri ragazzi per un canzon-forum. Abbiamo dovuto dirgli di no, perché, purtroppo ha incominciato ad avere febbre, sempre più alta, e sintomi del dengue emorragico, una malattia molto grave. Il giorno dopo è stato ricoverato. Voleva arrivare al cuore di altri giovani, trasmettendo ciò che aveva scoperto in Cristo. Desiderava che scoprissero che ogni uomo e donna è una missione su questa terra. Dobbiamo a Harold il vivere questa missione dando il nostro tutto. I giovani missionari hanno visitato famiglie, dato la loro testimonianza, e trasmesso a un gruppo di 50 bambini

Ascoltare col cuore

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Ascoltare col cuore la città: All`inizio dell`anno pastorale il nostro Vescovo (cioè, il Papa Francesco, vescovo di Roma) ci ha dato delle linee pastorali per quest`anno: “Ascoltare col cuore la città” Così, il suo vicario, il cardinale D. Angelo, ha cominciato per mettere in ascolto di Dio in un momento molto speciale di adorazione eucaristica, tutti gli evangelizzatori della diocesi di Roma. Come mai ci parla di ascoltare? Non avrebbe più senso spingerci a organizzare, proiettare, fare, andare? Sembra di no… La proposta per quest’anno è quella di ascoltare. Con una particolarità, però: “Ascoltare col cuore” Perché Dio è così, perché Lui non sa che ascoltare con tutto se stesso, abbiamo deciso di metterci in cammino in questo impegno. Non si tratta di organizzare attività ma di capire quali sono i desideri, i disagi, le paure e le gioie delle persone che troviamo ogni giorno. Io ho capito che ascoltare non è lo stesso di sentire…Sentiamo tantissime cose…ci ar

Testimonianza di Daniel

Continuiamo con le testimonianze di varie persone che hanno scoperto la bellezza di donarsi agli altri. Lo facciamo in occasione dell'ottobre missionario, ma, ovviamente è uno stile di vita per tutto l'anno😉. Se vuoi scoprire qualcosa di più sul mese missionario straordinario, visita: www.october2019.va/it

Messaggio di alcuni adolescenti di Valencienne

Messaggio di Alissa

È iniziato l'ottobre missionario! Vi condividiamo, in questo mese, testimonianze diverse di persone diverse. È bello vedere come ognuno ha dato se stesso, ed ha ricevuto a sua volta moltissimo! Lanciati anche tu!

Per un SI più convinto

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  Sono stata invitata ad esprimere qualche riflessione sull’esperienza fatta a Caprarola durante le nostre vacanze dello spirito. Non vorrei essere banale, ma la parola che mi viene spontanea è “meravigliosa”. Tanti segni della presenza di Dio per noi e con noi. Che bello, solo per caso, per una dimenticanza dei nostri organizzatori, il Signore ci ha condotti in questo monastero bellissimo, immerso nella natura con un panorama stupendo che potevamo godere ed osservare a nostro piacere. Già dal nostro arrivo in questo luogo ho sentito dentro di me una gioia e una voglia di inserirmi nel gruppo senza paura superando la mia naturale difficoltà a queste esperienze. È stato bello vivere alcuni giorni accanto ai fratelli che il Signore mi ha fatto incontrare, ho goduto molto i primi giorni in un piccolo gruppo piacevole e bene amalgamato, ma sono stata bene anche quando siamo diventati parecchi; ho vissuto l’esperienza di vivere in una grande famiglia in cui ognuno ha potuto sperimentare l

HAI MESSO NELLE MIE MANI IL TUO SOGNO PER L’UMANITA’

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Una bella testimonianza sulle "Vacanze dello spirito" Metti insieme un gruppo variegato di persone dai 30 agli 80 anni, 4 giorni immersi nella natura tra Cielo e terra, e la bellezza dell'incontro con Dio e la Sua Parola... ed ecco che prendono forma le vacanze dello spirito! Eh già, perché dopo un magnifico viaggio in Giappone dove il Signore mi ha fatto sperimentare ancora di più la dolcezza dell'abbandonarsi in Lui e nella fiducia dei fratelli, per "Dioincidenza" sono arrivata in questo ritiro "per un sì più convinto". Era il titolo delle vacanze dello spirito a Caprarola, al monastero di Santa Teresa... ma per me quel titolo era la parola che toccava il cuore e mi diceva: "Bentornata a Roma!". Dopo 4 anni nella mia città natale in Trentino, questo ritiro è arrivato a conferma delle mie scelte lavorative che mi hanno riportata proprio questa estate quaggiù: io che nella capitale avevo investito i miei anni di studio e di inizio di p

Continuiamo a camminare

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Anche Annalena ci racconta la sua esperienza del Cammino Lungo il Cammino di Santiago ho ritrovato il mio sorriso spensierato di un tempo, tra i panni stesi al sole a Porrino, i sentieri in salita a Redondela, nel verde e tra i limpidi ruscelli di Pontevedra, le chiese di Padron, cariche di misticismo, le messe celebrate in lingua spagnola, tra gli abbracci ed i brividi dell'arrivo.        La mia esperienza è iniziata nell'incertezza di una decisione presa in una mite sera di primavera, proposta, dapprima accennata, che successivamente è divenuta sempre più concreta.        Fin da subito, mi sono sentita una privilegiata, come se fossi stata scelta tra tanti.          Si è conclusa nella consapevolezza di aver vissuto dei momenti unici.        Ricordi cristallizzati nella mente e nel cuore, rievocati nei racconti agli amici curiosi o nei momenti di tranquilla solitudine, quando fai i conti con te stessa e pensi che ne sia valsa davvero la pena.        Le not

UN PASSO IN PIÙ

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Il pellegrinaggio a Santiago è un'esperienza unica. Poi se lo fai con un gruppo di giovani di altri paesi lo è ancora di più. Ambra ci racconta come l'ha vissuto Roma 15.09.2019 Domenica mattina Un mese fa a quest’ora avevamo intrapreso il primo giorno di cammino, partendo da Tuy. Era la prima tappa di un cammino incredibile tanto esteriore quanto interiore. Ma voglio fare un passo indietro, a quando sono stata invitata “per caso” a questo pellegrinaggio.   A maggio stavo prendendo una decisione importante, ovvero lasciare il lavoro e prendermi qualche tempo per poter capire cosa fare della mia vita.   Tra le altre cose, avevo messo sulla lista delle cose da voler fare il cammino di Santiago. Non volevo partire da sola, ma non avevo idea a chi rivolgermi, dove guardare, quando partire, con chi andare. Così un pomeriggio mentre tornavo da lavoro, ho rivolto questo mio desiderio a Dio: “Signore, tu sai che ho un grande desiderio di andare a Santiago, se pensi sia una cos

Esperienza del volontariato in Perù

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Ad agosto un gruppo di giovani, di diversi paesi d'Europa, è andato in Perù per un'esperienza di volontariato. Vi lasciamo qui il link di un bell'articolo in cui Stefano racconta quello che ha vissuto: https://www.zonalocale.it/2019/09/01/in-peru-per-tagliare-i-capelli-a-bambini-anziani-e-malati-l-esperienza-di-stefano-palazzone/41493?e=vasto&fbclid=IwAR2v8gEJ44qNHYx4xG33EkVn_NEgUYAwhaKffwVB_2e1OinPM45UX6xvPOU