"Da questa situazione usciremo migliori"... Ma sei sicuro?
Perché
diciamo che questa situazione ci renderà migliori? Lo crediamo davvero o lo
diciamo per sentito dire?
Io ho cercato
di fare una riflessione su queste parole che ascolto spesso e invito anche te a
farla.
Io penso che
sarebbe una triste pena, che dopo aver attraversato una situazione così
drammatica e dolorosa, com’è questa pandemia, con tantissime conseguenze
negative e di morte, noi non fossimo in grado di approfittare di
quest’opportunità per far sì che la vita ci renda un po' migliori (o molto).
Tutto il
tempo che trascorriamo a casa con meno distrazioni (almeno apparentemente)
forse ci aiuterà a coltivare la nostra interiorità. Tu che ne pensi?
Magari ci
faremo più domande su quello che davvero ci interessa nella vita invece di
vivere presi dalle cose da fare. Forse impareremo a interiorizzare quello che
accade attorno a noi e a cercare come migliorarlo.
Viviamo
spesso con la nostra sensibilità anestetizzata dalla fretta o da piccoli
piaceri, che a volte sono semplicemente meccanismi di evasione dalla realtà. Senza
renderci conto di tutto questo, trascuriamo quello che succede attorno a noi,
quello che è veramente importante, vivendo immersi nelle continue occupazioni,
con le quali intratteniamo le nostre giornate. Così, viviamo senza sognare,
senza correre rischi, senza iniziative per costruire un mondo più umano.
Ma questo
tempo in cui la vita si presenta a noi apparentemente più ridotta, forse anche
più serena, è bene chiederci se siamo capaci di guardare in faccia questa
situazione e il mondo, e di lasciarci toccare da quello che succede intorno a
noi e dentro di noi. Non dico che ci dobbiamo lasciar schiacciare, dico che
dobbiamo interessarci a quello che succede.
Che significa
coltivare l'interiorità, il valore della riflessione personale? La riflessione
mi fa scendere fino al fondo della mia esistenza e mi permette di scoprire il
mio ruolo di protagonista in questa storia come parte di un corpo che è
l'umanità. Mi fa scoprire mille possibilità inedite, mi fa conoscere in
profondità il mio cuore. Voglio vivere davvero, voglio amare, non voglio
sprecare questa vita che mi è stata donata. Quando tutto questo finirà,
continuerò a prendermi il tempo per riflettere sulla mia vita?
Continuo la
mia riflessione e ti invito a farlo con me. Adesso obbedisco alle misure che vengono
date e rimango a casa per il mio bene ma soprattutto per il bene degli altri,
perché siamo un corpo e, come dicevo, ci influenziamo a vicenda. So che la mia
mancanza di collaborazione, la mia negligenza, possono avere conseguenze
disastrose.
Quando tutto
questo finirà, mi interesserà ancora curare la vita degli altri o tornerò a
ricercare il mio benessere e i miei interessi personali? Curerò l'ambiente, la
casa comune?
Sarò attento
alla necessità di quelli che mi stanno attorno? Continuerà ad interessarmi se
la mia anziana vicina ha bisogno di qualcosa? Andrò per la strada con gli occhi
aperti scoprendo quello che vivono gli altri o continuerò a viaggiare nella
metro con le cuffie senza ascoltare, né vedere?
Continuerò a
coltivare i vincoli e le amicizie che sono importanti? Troverò il tempo per
chiamare quell'amico di infanzia, la mia vicina, mia zia o tornerò al ritmo
frenetico, dell’immediato, di quello che è efficace nella mia agenda piena?
Continueremo ad
applaudire dal balcone dell'anima a tutte quelle persone che vivono il servizio,
anche nei mestieri più umili, o torneremo a dare per scontato tanti atti eroici
quotidiani? Avremo riconoscenza per le persone che rischiano la propria vita o
torneremo a mettere sul piedistallo “le stelle” che brillano nel mondo dello
spettacolo?
Ci preoccupa che
c’è gente che, vivendo giorno per giorno, non ha le risorse per vivere questa
situazione. Come tradurremo questa preoccupazione: lascerò che questa realtà
condizioni le mie scelte di vita rispetto a ciò che faccio? Compierò scelte
legate ad un mondo più giusto, più umano?
Io so che i
cambiamenti e i miglioramenti non accadono in un momento di euforia collettiva,
piuttosto nel silenzio del cuore dove scopro che sono libero e che posso
scegliere come voglio vivere.
La mia
trasformazione sicuramente sarà lenta come lo è la trasformazione del bruco che
dentro il bozzolo si converte lentamente in farfalla, ma sarà una
trasformazione cosciente, desiderata e con una collaborazione attiva da parte
mia.
Oggi posso
scegliere come voglio vivere il tempo del post coronavirus. Posso decidere che
tipo di persona voglio essere. Posso scegliere le priorità che voglio avere
nella vita. Oggi posso decidere se voglio vivere o, se al contrario, voglio
trattenere i miei giorni.
Io voglio vivere
e tu?
Veronica
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