Profeti di speranza cercasi

«Nella notte più oscura sorgono i più grandi profeti e i santi. Tuttavia, la corrente vivificante della vita mistica rimane invisibile. Sicuramente gli avvenimenti decisivi della storia del mondo sono stati essenzialmente influenzati da anime sulle quali nulla viene detto nei libri di storia. E quali siano le anime che dobbiamo ringraziare per gli avvenimenti decisivi della nostra vita personale, è qualcosa che sapremo soltanto nel giorno in cui tutto ciò che è nascosto, sarà svelato».
Oggi viviamo un avvenimento decisivo, e noi, nel bene o nel male, siamo in questo momento della storia. Se ci fermiamo a riflettere su questo momento, dobbiamo dire, che è lecita l’angoscia che sentiamo, si capisce che il dolore tocchi i nostri cuori, è giusto che quello che vedono i nostri occhi ci faccia piangere. Il mondo e ognuno di noi, non eravamo preparati per questa situazione, così dura.  Nonostante ciò, possiamo chiedere la grazia di non lasciarci paralizzare, di non vivere aspettando che questo finisca e che tutto torni ad essere com’era prima. Chiediamo la grazia di essere i profeti e i santi di cui il mondo ha bisogno in quest’ora di malattia, di sofferenza, di morte.
Credo che tutti sentendo le notizie,  abbiamo pianto con le lacrime delle  famiglie che hanno perso una persona cara, questa realtà ci ha colpito nel profondo. Dobbiamo dirlo, le cose non saranno come prima, perché noi stessi non siamo le stesse persone di tre settimane fa’, qualcosa è cambiato, forse tanto è cambiato dentro di noi.  Consapevolmente o no, ci accorgiamo di essere piccoli, poveri, bisognosi e soprattutto: CHE SIAMO UNA COSA SOLA, mai nella storia dell’umanità come adesso siamo convinti di questa realtà SIAMO UNA COSA SOLA, nella vita e nella morte, nella salute e nella malattia, nella fragilità e nella speranza, nelle lacrime e nei sorrisi, è come se fossimo nella stessa nave e abbiamo bisogno d’ognuno per sbarcare. In questo senso, ci parla il brano che ho preso all'inizio di questa riflessione che è di Edith Stein: Nella notte più oscura, in questa notte mondiale del coronavirus, sorgono i più grandi profeti e i santo, sorgono quelli che parlano di speranza. Magari questo profeta sia tu, sia io.
I profeti parlano del futuro, ci fanno capire che vedremo la luce, ci animano a continuare a camminare nella notte , ci fanno vedere la luce quando vediamo solo il buio, ma,  soprattutto CI PARLANO DI DIO, che è più grande e forte, che è amorevole, Dio che è Padre buono. Dio che non è lontano, bensì, vicino, così vicino che è chi piange con le persone che piangono, chi soffre davanti a questo caos universale.  Lui non ci lascia soli, “Dio non è lontano” dice il profeta, “Dio è vicino”, Dio è amico, e sente con il dolore delle persone che hanno il cuore strappato a pezzi per la mancanza di un parente. Dio conosce le nostre paure e capisce il nostro interiore perché Lui vive in noi.
Dio piange vedendo questo caos, ma non rimane nel pianto, Lui ha vinto la morte, la malattia e oggi come il primo giorno della creazione prende in mano la creta della nostra umanità e crea nuovamente l'uomo alla sua immagine e somiglianza. Un uomo, una donna con capacità d’amare, de credere nella forza della vita, crea un’umanità che vive la fratellanza e che leva gli occhi al suo Creatore con fiducia e tenerezza.
Magari ci lasciamo nelle sue mani, magari Dio ci possa modellare fino a formare in noi il profeta e il santo che Lui ha sognato dalla creazione. 

Rosaura

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